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Marshall, Alfred.

Economista inglese. Compiuti gli studi universitari presso il St. John's College di Cambridge, nel 1885 assunse la cattedra di Economia politica all'università di Cambridge. Capo della scuola neoclassica, conciliò le teorie della tradizione classica ricardiana e la teoria marginalista, creando un sistema, chiamato "degli equilibri parziali", che costituì uno dei capisaldi del pensiero economico inglese del trentennio 1890-1920. Analizzando sul breve e sul lungo periodo la curva di domanda relativa alle preferenze dei consumatori e la curva di offerta, M. fu in grado di stabilire il prezzo di equilibrio del singolo mercato, vale a dire quello intorno al quale il mercato aveva la tendenza a gravitare. Formulò una teoria del valore e della distribuzione basata sull'esame delle forze che governano la domanda e l'offerta, cioè l'utilità e il costo reale soggettivo di produzione. I suoi Principles of economics (1890), contenenti il nocciolo della teoria di M., ottennero un successo così clamoroso che si arrivò a parlare di "età marshalliana". Tra le sue altre opere citiamo: Pure Theory of Foreign Trade (1879), Economics of Industry (1879), Industry and Trade (1919), Money, Credit and Commerce (1923), Official papers (Londra 1842 - Cambridge 1924).